Ritorno alle origini
Non ti capita mai di pensare come era la vita prima del cellulare? Quando per leggere il giornale dovevi andare in edicola a comprarlo oppure scroccarlo al bar? E vogliamo parlare degli appuntamenti? Quando qualcuno era in ritardo, non poteva neppure avvisare con un sms!
Oggi vogliamo il controllo su tutto, o meglio dire, vogliamo la sicurezza e il controllo in una maniera quasi ossessiva. Con il cellullare la vita si è velocizzata tanto, possiamo trovare tutto con un solo clic. Dal mio punto di vista anche prima della tecnologia avevamo un certo tipo di stress, ma non ci si svegliava la mattina con il cellullare in mano, oppure prima di andare a dormire non si guardavano i social o il giornale con le notizie disastrose. Ma non voglio parlare in questo articolo del beneficio o delle problematiche della tecnologia, piuttosto vorrei semplicemente portarti indietro nel tempo.
Così indietro da partire dalle tue origini e andare oltre, fino ai tuoi antenati.
Come noi tutti sappiamo, siamo geneticamente metà mamma e metà papà. Durante il cammino della nostra vita, fin dalla prima infanzia, ereditiamo anche alcuni aspetti del loro carattere e dei loro comportamenti. Una notizia in particolare che ho letto di recente mi ha sorpreso. Ereditiamo anche caratteristiche comportamentali dei nostri antenati come trisnonni, pur non avendoli mai conosciuti e visti. Tu ci credi?
Non parlo solo delle caratteristiche fisiche, ma anche comportamentali e caratteriali. Inoltre, non è finita qui, si dice che alcuni “temi” familiari si possano ripetere ricorrenti nelle generazioni future. Peraltro, un argomento considerato anche nelle terapie basate sulle costellazioni familiari.
Ma ci sono anche belle notizie, come per esempio: se la tua trisnonna era un artista, o una musicista, o possedeva altre qualità, allora potresti averle anche tu, senza neanche saperlo.
Dunque, a quanto pare l’eredità genetica, caratteriale ed emotiva è estesa in entrambi i casi, sia negli aspetti negativi sia in quelli positivi. Parliamo invece della possibilità di come liberarsi da quelle eredità che non ci piacciono e che ci vengono comunque tramandate, geneticamente, di generazione in generazione. Io sono partita, per esempio, come primo step, con il conoscere la mia propria storia familiare, per poi riconoscere i bagagli ereditari che effettivamente mi porto dietro.
Perché solo una volta consapevole della propria eredità, secondo me, possiamo poi lavorare sulla “tematica” ed arrivare a modificarla o addirittura a rimuoverla del tutto dalla nostra vita. Incredibile pensare che non si possano raggiungere determinati obiettivi semplicemente perché esistono dei cosiddetti “padroni” o credenze limitanti generate dal processo ereditario della propria famiglia. Per questo motivo, quando ho fatto a mia volta coaching, prima di prefissare delle mete specifiche, ho per prima cosa analizzato la mia storia familiare, in modo da scoprire la genesi delle mie credenze limitanti che potrebbero impedire il raggiungimento di quelle mete. Una volta riconosciuto i “padroni” comportamentali dei miei antenati, ho potuto lavorare su di essi ed essere libera di scrivere la mia storia.
Se un giorno, così come è successo a me, dovessi sentir dire: “Questi comportamenti ormai sono di famiglia”, ricordati che tu hai il potere di cambiare, e se c’è qualcosa che non ti piace o non è produttivo per te, puoi sempre sostituire vecchie credenze con nuove affermazioni.
In fondo il nostro DNA cambia continuamente di generazione in generazione, perché non cambiare anche le eredità comportamentali che non ci permettono di vivere una vita felice e soddisfacente?
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Fonti e ringraziamenti
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